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2400#TurandotTRT – Il trailer dell’opera
Original was uploaded on 2018-01-22
Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio c’è il Direttore musicale del Teatro: Gianandrea Noseda. Il capolavoro di Puccini è presentato in un nuovo allestimento con regia, scene, costumi, coreografia e luci di Stefano Poda; una spettacolare produzione che già si preannuncia come una delle più attese dell’intera Stagione.
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Turandot, ultima opera di Puccini, è in realtà una fiaba di Carlo Gozzi su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. La storia narra le vicende di Turandot, femme fatale sterminatrice dei suoi pretendenti, che scopre l’amore grazie a un principe ignoto, Calaf. La trasformazione di Turandot, da principessa algida e sanguinaria a donna innamorata, avviene non senza il sacrificio di Liù, giovane schiava invaghita anch’essa di Calaf. Secondo il libretto, l’opera ha un lieto fine con l’unione di Turandot e del principe ignoto, tuttavia è possibile che Puccini, non convinto di quel trionfo d’amore conclusivo, abbia lasciato la partitura incompiuta. Come avvenne alla prima assoluta dell’opera, diretta da Toscanini, così Noseda fermerà l’esecuzione proprio nel punto in cui Puccini smise di scrivere, assumendo l’impossibilità di ultimare il dettato pucciniano: innovativo, imprevedibile e intoccabile, per questo da rispettare e contemplare nel suo mistero.
Turandot, Puccini’s final work, is actually a fairy tale by Carlo Gozzi. The screenplay was written by Giuseppe Adami and Renato Simoni. The story relates the events of Turandot, femme fatale who orders the death of her suitors. She finds love through an unknown prince, Calaf. Turandot’s transformation from cold blood-thirsty princess into woman in love occurs with the sacrifice of Liù, a young slave who had also fallen in love with Calaf. In the screenplay, the opera has a happy ending with the marriage of Turandot and the unknown prince: Calaf. However, Puccini was most likely unconvinced about the final triumph of love and, therefore, kept the music score incomplete. As occurred at the absolute first performance, which was conducted by Toscanini, Noseda will interrupt the performance at the very point in which Puccini stopped writing, assuming that it was impossible to complete Puccini’s creation, which was innovative, unpredictable and untouchable and, as such, must be respected and contemplated in its mystery.